

Bonus caregiver 2025, come richiederlo e a quanto ammonta?
Il bonus caregiver è una misura pensata per sostenere economicamente tutti quegli assistenti familiari che si prendono cura dei propri cari investendo tempo, energie e soprattutto sacrificando gran parte della propria autonomia.
L’aiuto economico fu stabilito per la prima volta con la legge di Bilancio 2018 ed è stato rinnovato anche nell’ultima manovra finanziaria, ma con alcune sostanziali modifiche. In che cosa quindi si differenzia il bonus caregiver 2025 rispetto all’anno precedente?
Quanti sono i caregiver in Italia?
In moltissimi casi la rete di assistenza familiare è l’unica in grado di sopperire alle mancanze di quella pubblica. Proprio per tale motivo il sostegno economico – e non solo – al caregiver acquisisce una rilevanza fondamentale.
Infatti, egli oltre ad assumersi il carico del parente con disabilità, è costretto a fare i conti con importanti fonti di stress che possono anche degenerare nel cosiddetto “burden caregiver”.
L’esercito dei caregiver in Italia può contare su oltre 7 milioni di assistenti di cui circa il 70% sono donne e il 60% è disoccupato, proprio perché non riesce a conciliare l’assistenza con un impiego lavorativo.
Il numero delle responsabilità che pendono sulla testa degli assistenti familiari è particolarmente gravoso. Nella to do list del caregiver troviamo:
- somministrazione di farmaci e cure mediche, gestione della terapia prescritta dal medico;
- assistenza nella mobilità, aiuto nel camminare o nell’uso di ausili come sedie a rotelle;
- supporto per l’igiene personale, lavaggio, vestizione e cura quotidiana;
- gestione della dieta, preparazione e somministrazione dei pasti adeguati;
- organizzazione delle visite mediche e terapia riabilitativa, accompagnamento dal medico o in ospedale;
- monitoraggio del benessere psicologico e fisico del familiare.
Quali sono le tutele a loro disposizione?
Il bonus caregiver assume una rilevanza particolare soprattutto alla luce delle poche tutele che spettano a questa figura così essenziale nell’ambito della cura familiare. Infatti, l’unico riferimento legislativo per i caregiver in Italia è la Legge 104/1992, la quale prevede alcune agevolazioni, per quanto utili, limitate.
Ecco, quali sono le principali:
- tre giorni di permesso retribuito al mese per lavoratori dipendenti;
- congedo straordinario fino a due anni con stipendio garantito, se il familiare ha disabilità grave certificata;
- diritto al part-time o allo smart working per conciliare l’assistenza con il lavoro;
- possibilità di scegliere una sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare assistito.
Come già sottolineato, le misure, seppur utili, non sono sufficienti, soprattutto per chi deve dedicarsi all’assistenza a tempo pieno.
Come cambia il bonus caregiver nel 2025?
A partire dal 1° gennaio 2025 la strutturazione del bonus caregiver è sostanzialmente cambiata. La nuova legge di bilancio ha accorpato le risorse economiche del Fondo Caregiver Familiare, che fu istituito nel 2021, all’interno del cosiddetto Fondo per le non autosufficienze.
Tale scelta ha comportato una ridistribuzione dei fondi stanziati per la cura dei propri familiari. Tradotto, significa che per l’anno in corso le risorse a disposizione dei caregiver saranno inferiori rispetto al passato.
A chi spetta il bonus?
Su questo aspetto il bonus caregiver non presenta novità rispetto al passato. Hanno diritto ad accedere al supporto economico tutti coloro, che senza una formazione specifica, si occupano della cura e dell’assistenza dei propri familiari non autonomi.
La condizione di “non autosufficienza” viene definita dalla già citata legge 104. Nella categoria solitamente rientrano anziani, persone con disabilità e malati gravi che richiedono un ausilio costante e quotidiano.
In base a quanto prescritto dalla legge, possono assumere il ruolo di caregiver:
- il coniuge, il partner di un’unione civile o il convivente di fatto;
- un parente di primo grado (figli e genitori) o di secondo grado (fratelli, sorelle, nonni e nipoti);
- un parente di terzo grado (zii, figli di fratelli o sorelle) solo qualora non siano presenti familiari di grado superiore.
Inoltre, i caregiver per essere definiti tali devono dedicare all’assistenza almeno 28 ore a settimana, ovvero 4 ore al giorno.
I requisiti per richiedere il bonus caregiver 2025
L’ammontare del bonus caregiver varia in base alla Regione e al Comune di residenza. In generale, vengono elargite tre tipologie di contributo.
La prima è rappresentata dall’assegno di cura, che si pone la finalità di coprire parte delle spese di assistenza domiciliare. A seguire troviamo invece il contributo di sollievo, pensato per ridurre il peso economico che grava sulle spalle del caregiver.
Infine, l’ultimo aiuto finanziario compreso nella misura è il bonus per i servizi sociosanitari. Si tratta di una serie di incentivi per poter usufruire di servizi sanitari e assistenziali specifici.
Tuttavia, quali sono i requisiti per richiedere il bonus caregiver 2025?
Oltre alle caratteristiche osservate nel paragrafo precedente per poter assumere il ruolo di caregiver, l’erogazione del bonus dipenderà dall’ISEE del richiedente.
Quanto deve essere l’ISEE?
La soglia ISEE per richiedere il bonus caregiver nel 2025 verrà stabilita direttamente dalle Regioni e dai Comuni, che la determineranno tramite appositi bandi. A tutt’oggi molti di questi bandi non sono stati ancora né definiti, né pubblicati.
Ciò nonostante, i valori ISEE non saranno particolarmente elevati. Sbirciando il bando della Liguria (già pubblicato per l’anno 2025) la soglia massima per richiedere il bonus caregiver è commisurata in 30.000 euro annui.
Coloro che dimostrano di avere un ISEE inferiore a 15.000 euro otterranno un contributo pari a 400 euro mensili. Invece, tutti i richiedenti con un ISEE compreso tra 15.000 euro e 30.000 euro potranno avere un sussidio mensile di 200 euro.
Per richiedere il bonus caregiver 2025 bisognerà quindi partecipare ai bandi regionali o locali presentando l’attestazione ISEE accompagnata dalla certificazione sanitaria di non autosufficienza dell’assistito.
Va però sottolineato che tutti i caregiver che già percepiscono un sussidio o una pensione superiore all’ammontare del bonus caregiver non potranno usufruire dell’agevolazione.
Il Bonus Caregiver 2025 rappresenta un aiuto importante per chi si dedica quotidianamente all’assistenza di un familiare non autosufficiente. Le misure attuali però non bastano a garantire un riconoscimento adeguato del caregiver come professione.
Sono in molti a chiedere l’introduzione di una legge nazionale specifica che preveda tutele economiche e lavorative più solide per chi svolge questa attività, a dir poco fondamentale.