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cos’è burden caregiver

Burden caregiver: gli effetti collaterali dell’assistenza ai soggetti fragili

Anche chi aiuta ha spesso bisogno di aiuto! Prendersi cura di un soggetto fragile è indubbiamente un’attività molto dispendiosa dal punto di vista energetico ed emotivo. L’accumulo di stress e disagio può compromettere la salute dell’assistente familiare, il quale potrebbe andare incontro al cosiddetto “burden caregiver”. Di che cosa si tratta?

È una forma di burnout piuttosto frequente in coloro che si occupano dell’assistenza di anziani e disabili. Nelle prossime righe andremo ad indagare sulle cause e gli effetti di questa patologia sul caregiver, provando anche a fornire alcune soluzioni pratiche per ridurre al minimo il rischio di caregiver burden.

Che cos’è il burden caregiver?

Il burden caregiver o carico del caregiver si riferisce allo stress fisico, emotivo e psicologico che si genera durante l’attività di assistenza di persone fragili o malate.

Nonostante sia spesso sottovalutata, la realtà del caregiver è molto complessa e può influire profondamente sulla qualità della vita di chi si dedica all’assistenza: si affrontano quotidianamente notevoli sfide e difficoltà.

Non è certamente un caso che gli episodi di burden del caregiver siano più diffusi in quelle situazioni in cui il soggetto fragile richiede cure continue ed intensive. Gli scenari più gravosi da affrontare sono indubbiamente l’assistenza agli anziani con demenza senile e l’assistenza ad un figlio con disabilità.

Nella prima fattispecie il caregiver deve fare i conti con tutta una serie di comportamenti problematici dell’anziano, i quali richiedono una supervisione costante ed un supporto anche nelle attività più semplici. La progressione della malattia poi, in grado di degenerare nell’Alzheimer, può condurre ad an aumento del carico fisico ed emotivo. Proprio per la natura imprevedibile della demenza, il caregiver può sperimentare elevati livelli di stress e depressione.

Altrettanto difficoltosa risulta la gestione di un figlio con disabilità. La cura di quest’ultimo, oltre ad un’attenzione costante, necessita di interventi medici frequenti ed un supporto educativo speciale. I genitori possono sentirsi isolati socialmente e finanziariamente stressati, in particolar modo se obbligati a conciliare il proprio lavoro con i bisogni del proprio figlio. A lungo andare questo contesto può portare i membri della famiglia ad un vero e proprio esaurimento.

Come si sente un caregiver?

Proviamo ora ad osservare da vicino gli effetti del caregiver burden su chi si occupa dell’assistenza dei soggetti fragili. Le sue sfere d’influenza sono:

  • aspetto psicologico. Il peso emotivo dell’assistenza continua può provocare stress, ansia, depressione e sentimenti di isolamento. La responsabilità di prendersi cura di una persona amata, soprattutto se affetta da una malattia cronica o degenerativa, può essere emotivamente logorante. I caregiver spesso devono affrontare sentimenti di colpa e forme di preoccupazione costanti;
  • aspetto fisico. Le mansioni fisiche legate all’assistenza, come il sollevamento, il movimento e l’igiene della persona assistita, possono portare a problemi di salute come mal di schiena, lesioni muscoloscheletriche e affaticamento cronico. La mancanza di riposo può determinare l’esaurimento delle energie del caregiver, compromettendo la sua salute nel lungo periodo;
  • impatto sociale e finanziario. Solitamente i caregiver devono ridurre le ore di lavoro o abbandonare completamente la propria occupazione per dedicarsi all’assistenza. La perdita di reddito e i costi aggiuntivi legati all’assistenza causano un significativo stress finanziario. Inoltre, il ruolo di caregiver limita le interazioni sociali, portando ancora una volta a sentimenti di solitudine e a forme di isolamento sociale.

Gli effetti del burden caregiver

La condizione prolungata di disagio può ovviamente compromettere la salute del caregiver. Dal punto di vista mentale, l’assistente familiare può sentirsi sopraffatto dalle responsabilità e, di conseguenza, sviluppare un senso di impotenza e disperazione. Il rischio principale è il burnout, una condizione caratterizzata da esaurimento fisico ed emotivo che può avere gravi conseguenze sulla salute mentale del caregiver.

Al tempo stesso, il carico fisico dell’assistenza può causare problemi di salute cronici, tra cui dolore muscolare e articolare, affaticamento e disturbi del sonno. La mancanza di tempo per prendersi cura di se stessi può esacerbare questi problemi, sfociando in malattie croniche ed influendo negativamente sulla qualità della vita del caregiver stesso.

Come gestire il burden del caregiver?

Nei paragrafi precedenti abbiamo evidenziato come la sottovalutazione degli effetti del burden caregiver possa condurre addirittura a tutta una serie di patologie croniche. Numerosi studi hanno sottolineato come i caregiver siano esposti maggiormente alla possibilità di sviluppare problemi di salute mentale e fisica. Quindi, come scongiurare tale eventualità?

La prima cosa da fare è imparare a chiedere aiuto. Parlare con uno psicologico può fornire un importante sostegno emotivo e aiutare a sviluppare strategie di coping efficaci, ovvero attivare quei meccanismi psicologici utili a ridurre o tollerare lo stress.

I gruppi di supporto per caregiver rappresentano un’importante opportunità di condivisione delle esperienze, in cui ricevere anche consigli pratici da persone che affrontano situazioni simili. Il supporto psicologico fornisce gli strumenti per gestire al meglio sentimenti di colpa, ansia e depressione.

Una delle terapie psicologiche più promettenti per i caregiver è l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). L’ACT si concentra sull’accettazione delle emozioni e delle esperienze difficili, promuovendo al contempo un impegno verso azioni basate sui propri valori personali. Questa terapia aiuta i caregiver a sviluppare una maggiore flessibilità psicologica, accettando le emozioni negative senza cercare di evitarle o sopprimerle. Contemporaneamente la terapia spinge i caregiver ad impegnarsi in comportamenti finalizzati a trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle della persona assistita.

Il burden del caregiver è una condizione complessa, alla quale dedicare attenzione ed interventi specifici. Assistere non significa mettere da parte le proprie esigenze per lasciare totalmente spazio alle necessità del malato: è più che mai fondamentale poter contare su una rete di supporto.

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