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come si fa la ginnastica vescicale
22 Febbraio 2024

La ginnastica vescicale: esercizi per ridurre le perdite urinarie

L’incapacità di trattenere la pipì è una problematica capace di colpire senza distinzioni né di genere né di età. Secondo alcuni studi le perdite urinarie interessano il 15% degli uomini e ben il 30% delle donne. Le cause sono riconducibili allo stiramento dei legamenti della vescica post gravidanza, alla menopausa, ad interventi alla prostata, a malattie sistematiche, a disturbi cognitivi e così via dicendo.

Tuttavia, esiste una tecnica per imparare a controllare al meglio la minzione. Mai sentito parlare della ginnastica vescicale?

Nelle prossime righe scopriremo come questa forma di allenamento del pavimento pelvico sia in grado di limitare gli effetti dell’incontinenza urinaria. Osserveremo da vicino come eseguire gli esercizi per la ginnastica vescicale e come alcuni dispositivi pensati per la riabilitazione – il biofeedback e l’elettrostimolazione – possano contribuire a liberarsi dall’imbarazzo delle perdite urinarie.

Che cos’è la ginnastica vescicale?

La ginnastica vescicale può essere definita come un insieme di tecniche ed esercizi specificamente pensati per migliorare il controllo della vescica e affrontare l’incontinenza urinaria. L’allenamento si basa su un approccio riabilitativo finalizzato alla rieducazione dei muscoli del pavimento pelvico.

L’obiettivo è ripristinare le funzioni vescicali. In questo percorso riabilitativo la guida di un fisioterapista diventa fondamentale: personalizzerà il trattamento in base alle esigenze specifiche del paziente e monitorerà costantemente i progressi. Inoltre, sarà proprio lo specialista, ad introdurre se necessarie, procedure avanzate come il biofeedback e l’elettrostimolazione.

La tecnica è particolarmente consigliata in quei pazienti, che durante i periodi di allettamento hanno subito l’applicazione del catetere vescicale. Stesso discorso può esser fatto per tutti i quei soggetti reduci da un intervento di prostatectomia.

A seguito di queste particolari condizioni cliniche è necessario un periodo di adattamento per riabituare la vescica a funzionare normalmente. La ginnastica, oltre a migliorare il controllo vescicale, riduce il rischio di infezioni urinarie e soprattutto riduce i tempi di recupero migliorando la qualità della vita del paziente.

Abbiamo sottolineato come il ritrovato controllo della minzione sia la prerogativa principale della ginnastica vescicale. Tuttavia, gli esercizi proposti influenzano anche l’umore dei pazienti. Infatti, coloro che si sottopongono a programmi di riabilitazione del pavimento pelvico, acquisiscono una maggiore fiducia in sé stessi e sono in grado di ridurre i livelli di ansia legati all’incontinenza urinaria.

Tra i tanti benefici della ginnastica vescicale maschile e femminile si riscontra anche un miglioramento della salute sessuale, in particolar modo per quanto riguarda la funzionalità erettile e la sensibilità vaginale.

Come rafforzare i muscoli della vescica?

È arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica ed esaminare come si effettuano gli esercizi per la ginnastica vescicale, anche detti “esercizi di Kegel”.

Questi si basano sulla contrazione e il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, un’attività utile ad aumentarne la forza e la resistenza. Gli esercizi aiutano a sostenere meglio la vescica e gli organi pelvici, riducendo il rischio di perdite involontarie di urina.

Il primo step per mettere in pratica un percorso di ginnastica vescicale per l’incontinenza urinaria è individuare i muscoli responsabili della minzione. Il supporto di un fisioterapista in questa fase iniziale può rivelarsi essenziale.

L’esercizio suggerito per questa prima “attività esplorativa” è l’interruzione del flusso di urina durante la minzione. Altra metodologia consigliata è quella di immaginare di trattenere un flato: anche in questa operazione è coinvolto il gruppo muscolare del pavimento pelvico.

Proviamo a questo punto a stilare una lista dei vari passaggi che caratterizzano gli esercizi di Kegel:

  • posizione: puoi eseguire la ginnastica vescicale in qualsiasi posizione. Tuttavia, inizialmente potrebbe essere più semplice eseguire gli esercizi da sdraiati;
  • contrazione: irrigidisci i muscoli del pavimento pelvico e mantieni la contrazione per tre-cinque secondi. Assicurati di concentrarti solo sui muscoli del pavimento pelvico, evitando di contrarre addominali, glutei o cosce;
  • rilassamento: distendi i muscoli per altri tre-cinque secondi, lasciandoli così riposare completamente prima della prossima contrazione;
  • respirazione: mantienila normale evitando di trattenere il respiro;
  • frequenza: ogni sessione degli esercizi di Kegel dovrebbe essere caratterizzata da 10-15 ripetizioni.

La chiave per constatare i progressi nel tempo è indubbiamente la costanza. Gli esercizi di Kegel dovrebbero diventare parte della routine quotidiana: la ginnastica pelvica andrebbe ripetuta almeno 3 volte al giorno.

Il supporto del biofeedback e dell’elettrostimolazione

Nei paragrafi precedenti abbiamo evidenziato come lo specialista possa consigliare di affiancare alla ginnastica vescicale anche il biofeedback e l’elettrostimolazione. In cosa consistono queste tecniche e quali sono i loro benefici?

Riscoprire i muscoli del pavimento pelvico con il biofeedback

Il biofeedback è una tecnica riabilitativa che si avvale di dispositivi elettronici per fornire ai pazienti informazioni in tempo reale sull’attività dei muscoli del pavimento pelvico. L’identificazione dei muscoli coinvolti nella minzione avviene attraverso l’applicazione di sensori sulla pelle o all’interno del canale vaginale o anale.

Il dispositivo, attraverso segnali sonori e visivi, comunica al paziente la posizione delle parti interessate. Tramite questo supporto è possibile migliorare la propria consapevolezza corporea ed apprendere così come eseguire al meglio gli esercizi di Kegel.

Il biofeedback aumenta l’efficacia del percorso riabilitativo contribuendo sensibilmente al miglioramento della gestione dell’incontinenza urinaria. Inoltre, rappresenta un rinforzo positivo per il paziente stesso, in quanto agevolandolo nell’attività della ginnastica vescicale lo stimola a proseguire il percorso riabilitativo.

Le differenze con la stimolazione elettrica

La stimolazione elettrica presenta delle caratteristiche molte simili a quelle del biofeedback. Anche in questo caso al paziente verranno applicate delle sonde e verrà utilizzata una strumentazione di rilevamento molto simile.

A differenza però del biofeedback, la terapia sfrutta le correnti elettriche per stimolare direttamente i muscoli del pavimento pelvico. La tecnica si basa sulla ricreazione di un arco riflesso, ovvero il percorso seguito da un riflesso nervoso. Per comprendere meglio cosa sia un arco riflesso, possiamo rifarci all’esempio dell’ortopedico che picchiettando con il martelletto sul ginocchio del paziente innesca un riflesso involontario, il cosiddetto “riflesso rotuleo”.

Lo stesso meccanismo avviene con la stimolazione elettrica a livello del pavimento pelvico. Nello specifico vengono stimolati i muscoli elevatori dell’ano e lo sfintere uretrale esterno. Gli input elettrici inibiscono la contrazione della vescica ripristinando il controllo muscolare e limitando gli effetti dell’incontinenza urinaria.

La stimolazione, la quale va affiancata alla ginnastica vescicale, per produrre benefici significativi deve essere eseguita per un periodo minimo di 4 settimane. Diversi studi hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento dell’incontinenza da stress nelle donne, nonché in casi di urgenza o incontinenza mista sia negli uomini che nelle donne.

Tuttavia, non tutti i pazienti sono idonei al trattamento. Infatti, la sua efficacia è meno probabile negli individui affetti da deficit cognitivi, i quali potrebbero presentare un arco riflesso non intatto e di conseguenza un’incapacità a rispondere in maniera appropriata alla stimolazione.

Gli ausili per l’incontinenza di Caremarket

Durante il percorso di riabilitazione del pavimento pelvico potrebbe essere utile avvalersi di alcuni ausili per l’incontinenza al fine di arginare le perdite urinarie. Su Caremarket puoi trovare un’ampia gamma di prodotti pensati sulle diverse esigenze di ogni singolo paziente.

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