Valutazione multidimensionale geriatrica: che cos’è e come si svolge
Le statistiche parlano chiaro: l’Italia è un Paese che invecchia. Secondo l’Istat gli over 65 rappresentano il 23% della popolazione totale. Ad inizio millennio la quota si attestava al 16%. Tradotto, gli anziani sono sempre più numerosi e le loro condizioni di fragilità meritano un occhio di riguardo. Una delle visite più importanti per monitorare il loro stato di salute fisico e psichico è indubbiamente la valutazione dimensionale geriatrica.
Di cosa si tratta? È una visita effettua da uno specialista, nello specifico dal geriatra, con l’obiettivo di delineare un quadro clinico dell’anziano più accurato possibile. Il medico si impegna ad osservare nel suo insieme le patologie presenti mettendole in relazione ed indirizzando il soggetto fragile verso esami specifici utili a definire la migliore terapia possibile.
Come si svolge una valutazione multidimensionale geriatrica?
La valutazione multidimensionale geriatrica si articola in più fasi. Come qualunque visita medica, il punto di partenza per analizzare le condizioni cliniche del paziente è l’anamnesi. Tuttavia, farsi raccontare la propria storia clinica da un anziano è indubbiamente molto più complesso rispetto ad un paziente più giovane.
Il geriatra si deve in qualche modo confrontare con il possibile declino cognitivo dell’anziano e con la sua sottovalutazione di eventuali sintomi. Infatti, gli anziani spesso e volentieri tendono a sminuire i propri “acciacchi” considerandoli tratti fisiologici del proprio invecchiamento.
Inoltre, lo specialista deve essere in grado di mediare con la diffidenza dell’anziano. Quest’ultimo molto spesso tende ad omettere il proprio malessere per paura di esser trasferito in un ospedale o in una casa di riposo. Per tale motivo è fondamentale che il geriatra abbia un’ottima capacità d’ascolto e che riesca a stabilire un legame empatico con il paziente.
L’anziano non deve sentirsi in nessun modo messo da parte e durante la valutazione dimensionale geriatrica deve essere presente e partecipe anche nei colloqui con il suo caregiver o badante. Una volta raccolte sufficienti informazioni sulla sua storia clinica si passerà al cosiddetto “esame obiettivo”.
Che cos’è l’esame obiettivo?
Come sottolineato nei paragrafi precedenti, la valutazione multidimensionale cerca di tracciare una visione d’insieme sulle patologie dell’anziano mettendole in correlazione tra loro per comprendere come si influenzano e per migliorare la quotidianità del paziente.
Questa tipologia di analisi medica non è certamente semplice: basti pensare che un soggetto fragile over 75 soffre in media di 6 patologie diverse! Il primo check di salute sullo stato di salute dell’anziano viene effettuato attraverso l’esame obiettivo. In cosa consiste?
Si compone di 4 forme diverse di valutazione:
- ispezione: il geriatra osserva visivamente l’aspetto dell’anziano focalizzandosi sulle forme e le simmetrie delle varie regioni corporee. Tramite questa operazione può individuare anomalie come il pallore del viso, la condizione dell’epidermide e così via;
- palpazione: il medico tasta letteralmente le zone del paziente che ritiene anomale, come ad esempio la presenza di masse sospette;
- percussione: in questo caso il geriatra picchietta con un dito su alcune aree del corpo del paziente per valutare la risposta dell’organismo. Ad esempio, tale azione serve per controllare la condizione dei polmoni. Infatti, se il picchiettio genera un suono chiaro detto “timpanico” significa che c’è una presenza d’aria sottostante, mentre se restituisce un suono più ottuso potrebbe essere presente qualche sorta di patologia;
- auscultazione: il geriatra, grazia ad un fonendoscopio, ascolta le attività delle cavità del corpo per stimare le condizioni cliniche degli organi.
L’esame obiettivo è fondamentale per condurre una buona “diagnosi differenziale”, ovvero una valutazione, che nonostante sintomi comuni o molto simili, è in grado attraverso il metodo induttivo di arrivare ad una diagnosi ben definita.
Test di valutazione ed esami specialisti
Per quanto importante ed efficace, l’esame obiettivo sarà seguito da ulteriori analisi. La valutazione dimensionale geriatrica sfrutta anche tutte le potenzialità della tecnologia in campo medico. Infatti, il geriatra prescrive dopo la prima visita una serie di esami specifici, come il TC encefalo e le analisi del sangue.
Inoltre, per valutare il declino cognitivo e la presenza di forme di demenza si avvale anche dell’utilizzo di test di valutazione validati dalla comunità scientifica internazionali. A seconda della gravità del quadro clinico il geriatra stabilirà la necessita o meno di una cura farmacologica, un percorso dallo psicologo in caso di depressione o ansia ed altri generi di terapia pensati sull’esigenza e sulle necessità dell’anziano.
Quali sono le sindromi geriatriche più diffuse?
Abbiamo fin qui osservato come la valutazione multidimensionale geriatrica si concentri sulla comorbilità, ovvero la presenza contemporanea di più malattie in un soggetto fragile. Ma quali sono quelle più diffuse negli anziani?
Con il termine “sindromi geriatriche” indichiamo quelle patologie che si manifestano nei soggetti in età avanzata in maniera ricorrente e con una genesi multifattoriale. Ecco, quelle più comuni:
- cadute: i problemi di deambulazione sono all’ordine del giorno negli over 75 e spesso sono responsabili di sinistri che possono portare ad infortuni più o meno gravi, come ad esempio la frattura del femore;
- lesioni da pressione: le cosiddette IAD sono tipiche nei pazienti costretti per lungo tempo nella medesima posizione, come ad esempio gli anziani allettati;
- malnutrizione: l’inappetenza è tipica nei soggetti in età avanzata e comporta la perdita di massa muscolare con conseguente aumento del rischio di cadute ed indebolimento del sistema immunitario;
- incontinenza urinaria: compito del geriatra è individuare quali sono le forme di incontinenza transitoria prescrivendo le adeguate terapie (esercizi di Kegel, elettrostimolazione). Al tempo stesso deve indicare per le perdite urinarie irreversibili quali ausili per l’incontinenza adottare;
- deficit cognitivo: perdita di memoria e demenza senile rientrano tra le malattie più diffuse. Alcuni deficit possono essere indotti anche da forme di depressione legate alla condizione di solitudine dell’anziano.
La valutazione dimensionale geriatrica è una visita di vitale importanza per intervenire sullo stato di salute generale degli anziani senza tralasciare nulla al caso. Nell’attività di cura e di supporto è altrettanto essenziale avvalersi degli strumenti idonei per semplificare la gestione quotidiana della terza età.
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